Relazione degli studenti dell’IIS Faravelli sul “FESTIVAL DEI DIRITTI UMANI” Milano, 04 maggio 2017

La mattina ha visto susseguirsi due proiezioni (#MyEscape di Elke Sasse e Nuovo Alfabeto Umano di Alessandro Mian e Alessandro Cattaneo), intervallate dalle testimonianze e dalle sollecitazioni di Karim Metref, educatore e blogger, e di Khalid Chaouki, deputato del Partito democratico, intervistati dal giornalista Alessandro Lanni.

 

Il primo cortometraggio, #MyEscape di Elke Sasse, è stato prodotto in Germania nel 2016; dura 90 minuti ed è stato girato in lingua araba e in lingua inglese, con sottotitoli in inglese e in italiano.

Per realizzarle il film, il regista ha montato insieme immagini girate in studio e filmati realizzati direttamente dai protagonisti durante i loro viaggi lunga le cosiddette Rotta balcanica e Rotta libica.

Il film ci ha portati dentro i viaggi a cui si sottopongono i rifugiati provenienti dall’Afghanistan, dalla Siria e l’Eritrea, mostrandoci le difficoltà e le atrocità cui queste persone decidono di sottoporsi pur di sfuggire alla fame, alla guerra e alla miseria, in cerca di un minimo di sicurezza e di libertà.

Queste loro memorie costituiscono per noi una testimonianza. Una forma di narrazione unica che ci permette uno sguardo molto personale nelle loro vite prima, durante e dopo la fuga, lasciandoci un’impressione realistica: la partenza da casa, la distanza, la solitudine, le difficoltà del deserto e del mare ci appaiono vivissime.

 

Il secondo film, Nuovo Alfabeto Umano di Alessandro Mian e Alessandro Cattaneo, è stato invece girato in Italia nel 2016 e distribuito nel 2017; dura 55 minuti ed è in lingua italiana.

La vita dei migranti ci viene descritta attraverso le vite ed il lavoro di alcuni volontari di un centro di accoglienza a Milano. Presso questo Centro opera l’associazione Naga, che offre a profughi, rifugiati e vittime di tortura supporto psicologico, assistenza legale e uno sportello di orientamento per la richiesta di asilo politico.

Attraverso le parole di un medico, di un avvocato e di una psicoterapeuta del Centro riscopriamo il significato e il senso di concetti come integrazione, diversità, fiducia e dono.

 

Ad intervallare le due proiezioni si è tenuta l’intervista del giornalista Alessandro Lanni a Karim Metref – educatore e blogger – e a Khalid Chaouki – deputato del Partito democratico.

Stimolati dalle domande di Lanni, i due relatori hanno raccontato le proprie esperienze, ricordando il loro passato: il loro arrivo in Italia, il loro primo impatto con il nostro Paese, il loro percorso di inclusione nella nostra società.

A conclusione dell’intervista sono stati fatti salire sul palco alcuni esponenti di scuole ed associazioni operanti con i migranti e con i rifugiati.

 

Al Liceo Galilei Studenti e cittadini in dialogo con Carmen Manfredda

“La mafia non è un cancro proliferato per caso su un tessuto sano. Vive in perfetta simbiosi con la miriade di protettori, complici, informatori, debitori di ogni tipo, grandi e piccoli maestri cantori, gente intimidita o ricattata che appartiene a tutti gli strati della società”. Così affermò il celebre magistrato italiano Giovanni Falcone, che nel corso della sua vita, insieme all’amico e collega Paolo Borsellino, agì significativamente nella lotta alla mafia a livello nazionale e internazionale. Il loro tragico assassinio organizzato nelle stragi di Capaci e di via D’Amelio del 1992 è stato un grande lutto nazionale, ma i loro progetti non sono falliti: i magistrati attuali hanno infatti ereditato il loro impegno in una

lotta che continua tuttora, nella quale non ci si arrende, ma si continua a reagire alla rete di infiltrazioni criminali.

Così ha fatto Carmen Manfredda , donna con una quarantennale esperienza di magistrato e attuale presidente del comitato antimafia di Milano, che il liceo Galilei di Voghera ha avuto il piacere di accogliere nella propria Aula Magna nel pomeriggio del 25 maggio, per commemorare il venticinquesimo anniversario della Strage di Capaci.

Dopo la presentazione dell’ospite, del suo lavoro e del suo ruolo, il pubblico, particolarmente interessato, ha dato via ad un dialogo molto attivo. La prima domanda non prevedibile è stata posta da un professore del liceo Galilei che ha chiesto il motivo dell’esistenza della mafia. La risposta coinvolge sia aspetti politici sia storico-culturali: politici perché la criminalità organizzata è favorita dall’assenza della politica, che dovrebbe interessarsi di tutte le problematiche sociali ed economiche del luogo, ma in alcuni contesti non interviene adeguatamente; storici perché, dopo l’unificazione dell’Italia, il Sud era più arretrato dal punto di vista dell’economia e dell’organizzazione sociale (erano ancora presenti i latifondi).

Un’insegnante della scuola secondaria di primo grado di origine siciliana ha fatto un intervento toccante per la sua spontanea autenticità, dichiarando che, per i siciliani, la mafia è parte della quotidianità perché, pagando il pizzo, essi ricevono quella protezione che lo Stato non è capace di offrire loro.

Non solo in Sicilia, in effetti, la nostra fiducia nei confronti delle Istituzioni rischia spesso di vacillare di fronte al malcontento della popolazione, che si sente tradita da uno Stato assente. Tuttavia, non sono forse proprio i cittadini l’elemento portante in un paese civile? Dal dialogo emerge proprio questa risposta: sono i cittadini a costituire effettivamente lo Stato. Inutile lo scaricabarile: i protagonisti siamo noi e lo saremo ancor più con la maggiore età.

 

Le parole di Carmen Manfredda ci hanno fatto riflettere sulla giustizia e sulla sua importanza, che si manifesta anche nei più piccoli aspetti della nostra vita:“La lotta alla mafia è un battaglia che comincia nelle piccole cose e finisce nelle grandi, dal buttare un fazzoletto per terra al chiedere il pizzo il passo è breve se non controllato.”

Classe 3BS, Liceo Galilei

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Giovani ambasciatori contro la ludopatia del Faravelli ancora in azione

Il 22 maggio 2017 la 4 B asia dell I.I.S. Faravelli di Stradella, già nominata “Ambasciatrice per il contrasto alla ludopatia”, ha partecipato a Milano, al convegno indetto, presso il Palazzo Regione Lombardia, in occasione della 2° Giornata nazionale sul contrasto al gioco d’ azzardo patologico. Alcuni dei ragazzi hanno descritto il problema relativo ai falsi miti e soprattutto le conseguenze famigliari e sociali che si rischiano in caso di ludopatia.

Il 23 maggio all’IC di Stradella: un’iniziativa da non perdere e un bellissimo video degli studenti

“L’indifferenza rende complici, la criminalità si combatte mettendoci la faccia” . questo il messaggio che vogliono trasmetterci gli studenti dell’IC di Stradella, in particolare, la classe 3b, che ha realizzato con la regia di Chiara Brega un video, che sarà inserito nelle celebrazioni della giornata del 23 maggio “Pensare, agire, fare nella legalità – Insieme per ricordare”.

Alle ore 12,00 l’evento si concluderà con il lancio di palloncini colorati.

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