Ultima modifica: 14 settembre 2015

Le tre maschere selezionate: i filmati

Concarini Martina 2^D Varzi

E’ stata l’Africa ad ispirarmi, con la sua arte, le sue tradizioni, la sua natura. Dalla suggestione dell’Africa la mia maschera ha tratto le sue peculiarità, i segni attraverso cui ho cercato di cogliere lo spirito del soggetto al quale ho dato forma. Una bocca dalle sembianze di serpente, capelli ornati da una collana, occhi grandi e allungati, con i quali trasmettere autorità e forza, un solo, grande, orecchio dai lembi affusolati e spiraliformi, un naso dalle linee essenziali, una leggera barba, simbolo di anzianità e saggezza. Colori sgargianti, forme particolari, dettagli accentuati per dare spazio d’espressione ad un mondo per me estremamente affascinante!

Tambornini Michele 3^B Ponte Nizza

Chi sono io? Sono una maschera tra le tue mani. Sono uno sguardo che ti cattura. Sono un silenzio inaccessibile. Non ho voce. La tua bocca che grida diventa la mia bocca. Ho soltanto i miei occhi: rossi. profondi, infernali. Sto rivolgendo il mio sguardo proprio su di te. Hai paura di me…? Chi sono io? Sono un alieno di un pianeta lontano, con quali intenzioni? Chi sono io? Sono un teschio di un animale che dovrai sacrificare. Un animale mitologico ma reale, qui difronte a te. Io non ho paura…tu ne hai?

Bonini Giulia 2^C Zavattarello

Questa maschera rappresenta la paura. Le sopracciglia alzate e quasi unite, segno di stupore e di mistero; gli occhi diversi tra loro, uno posizionato in orizzontale l’altro verticale, a mostrare le diverse forme di paura; la bocca, aperta in un sogghigno, fa risaltare due denti aguzzi,come se fossero quelli di un vampiro. Infine, sulle guance due spirali rosse, per evidenziare un sorriso maligno!

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